Il marketing mix può essere definito in molti modi anche se quello che preferisco è “l’insieme degli strumenti, opportunamente dosati, a disposizione dell’impresa per cercare di modificare la propria competitività”.
Quest’ultimo termine viene molto utilizzato nei telegiornali e nei talk show con una evidente connotazione positiva ma pochi ne comprendono il suo reale significato.
Deriva dal linguaggio utilizzato nelle competizioni sportive; quando due avversari si affrontano, si dice che il più competitivo sia quello che mediamente tende a raggiungere risultati superiori agli altri, a prevalere, vincere più spesso o ad avere una migliore posizione in classifica.
In ambito aziendale ci si misura quotidianamente con la concorrenza e con le strategie che ci consentano di prevalere su di essa.
A prescindere dall’ambito sportivo o aziendale, occorre sempre fare ogni sforzo per migliorare la propria competitività, ma non è facile specificare nel dettaglio come tradurre in pratica queste buone intenzioni.
L’impresa ha a disposizione strumenti molto potenti per poterlo fare, denominati leve del marketing mix: Prodotto, Prezzo, Distribuzione e Promozione delle vendite. Ogni decisione che coinvolga questi fattori è destinata ad avere ripercussioni sulle vendite e di conseguenza sulla competitività.