In questo articolo descriverò il legame tra le competenze in mercatistica e la domanda come aprire un bar che molte volte mi viene rivolta.
Molti giovani sono attirati dall’idea di aprire un proprio locale pubblico; le motivazioni risiedono nella tipologia di attività, ma anche nelle prospettive di guadagno e nell’idea di essere artefici del proprio destino.
Cosa si deve fare PRATICAMENTE quando si comincia a pensare che sarebbe bello gestire un locale pubblico?
Meglio acquistarne uno già funzionante o crearlo dal nulla ?
Quali scelte principali occorre fare quando si progetta il bar o il ristorantino dei propri sogni ?
Come trovo i finanziamenti per aprire un bar?
Quali reali prospettive di crescita professionale potrei avere?
Quali potrebbero essere i guadagni ?
Non è facile rispondere a tutte queste domande (e a molte altre che ogni aspirante imprenditore si pone).
Nella mia attività professionale ho affrontato moltissime volte questo argomento con persone che sognavano un futuro roseo e di successo nel campo della somministrazione alimenti e bevande.
Ho sempre cercato di aiutare queste persone ad affrontare la decisione in maniera logica e razionale, lasciando al trasporto emotivo il compito di dare la giusta motivazione per poter superare le avversità ed i problemi che sicuramente sarebbero arrivati.
Molti tra i miei interlocutori si sono accorti dell’empatia nei loro confronti ed hanno capito che la passione con la quale tratto questo argomento va oltre le mie competenze nel marketing e nella gestione aziendale.
Pochi conoscono il vero motivo che origina questo entusiasmo.
Le stesse scelte, le stesse decisioni e le stesse ansie che molte persone affrontano durante la decisione di gestire un locale pubblico, sono state da me vissute in prima persona durante la mia giovinezza quando, poco più che ventenne, con i fratelli Stefano e Dario rilevammo il “Bar Ristorante Giardino”.
Fu una scelta coraggiosa e per certi aspetti avventata; una scelta in grado di orientare il nostro futuro.
La nostra gestione durò tre anni e si concluse con la vendita del locale ad un operatore professionale.
Per i miei fratelli questo è stato un ottimo periodo formativo professionale e personale; per quanto mi riguarda, sono certo che quei giorni sfrenati abbiano costituito una solida base culturale per la futura carriera nella comunicazione e nella consulenza aziendale.
Le esperienze maturate in giovane età in un mestiere che all’epoca era tutto da inventare hanno profondamente influenzato il mio percorso professionale.
Negli anni seguenti, tali esperienze si sono rafforzate con lo studio e l’ingresso in Confcommercio trasformandosi in titoli accademici e collaborazioni prestigiose, messe al servizio dei futuri imprenditori.
Ho deciso che è arrivato il momento di raccontare questa storia e far conosce a tutti cosa si prova nell’affrontare decisioni così importanti, quali devono essere gli errori da evitare e quali le reali prospettive future nell’aprire un bar.
L’ho fatto mescolando in un unico testo informazioni tecnico / operative e storie personali di vita vissuta.
Dopo “lezioni di Mercatistica” è’ così nato il mio secondo libro: “Lezioni di Economia al BAR”.
Si tratta di un testo dove racconto le “best practice” per gestire un locale apprese in tanti anni al servizio delle imprese, prendendo come spunto la mia storia personale, costellata di errori ma anche di felici intuizioni.
Non è solo un libro di economia e marketing, ma anche il racconto di come la scelta di gestire un BAR abbia insegnato l’economia a tre ragazzi senza esperienza, desiderosi di dimostrare il proprio valore. E’ dedicato ai ragazzi di ogni età che oggi vogliono fare la stessa cosa.