Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, dice che il personal branding è “quello che la gente dice di te dopo che sei uscito dalla stanza”.
In realtà lo possiamo considerare un processo per definire i punti di forza personali e professionali di una persona, riunendoli tra loro un una sorta “brand”, il marchio; questo verrà comunicato con le stesse tecniche che vengono utilizzate per promuovere i prodotti nel mondo del commercio.
Lo scopo è quello di abbinare alla propria persona tutta una serie di caratteristiche positive; a questi elementi potrebbero essere interessati i nostri clienti o i nostri futuri datori di lavoro.
Per fare questo, analogamente a quanto si fa tramite il marketing per il prodotto, occorre una precisa strategia di posizionamento, differenziazione dalla “concorrenza” e comunicazione per promuovere le caratteristiche peculiari della persona.
La strategia di personal branding dovrà comprendere azioni mirate sulla presenza fisica (abbigliamento e portamento), sulla cultura (tramite opportune attività formative) e la sulla reputazione di cui si gode sia nel mondo reale che in quello digitale.
WEB REPUTATION
La reputazione digitale, definita web reputation, sfrutta le tecnologie informatiche per “raggiungere” in maniera semplice ed economica molte persone; contemporaneamente è anche più difficile fidelizzarle o convincerle.
Lo si deve fare creando contenuti e fornendo utilità alla propria community; se questa sarà soddisfatta, continuerà a seguirci ed a parlare bene di noi con altri potenziali lettori.
Il mondo del lavoro è particolarmente interessato alla web reputation e ad acquisire sempre più informazioni su internet per comprendere chi hanno di fronte; i datori di lavoro sono sempre più interessati al comportamento sul web dei candidati all’assunzione.
E’ compito di ciascuno di noi migliorare la propria immagine e curare in particolare quella mediata da internet presidiando i canali social (Facebook, Instagram e, soprattutto LinkedIn), partecipando a discussioni, facendo conoscere le nostre opinioni e dimostrandoci all’altezza della situazione.
L’argomento è suscettibile di approfondimenti; dalle interazioni con i lettori capirò quali attività proporre in futuro per imparare a gestire il proprio personal brand.
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